• CANE RABBIOSO

  
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    Sono un cane rabbioso
    che si aggira nell'oscurità
    e si diverte a mordere
    di quà e di là
    perchè sono curioso
    di vedere che effetto fà
    quando questo male maledetto
    vi contagerà
    così da cani rabbiosi
    capirete come si stà
    a vivere slo ai margini
    della felicità
    prendetemi pure a calci
    credetemi schiavo della pazzia
    ma non la tengo per me
    questa malattia

    Rabbia...rabbia
    non maleditemi è solo rabbia.
    Rabbia...rabbia
    non condannatemi
    è solo un po' di rabbia.

    Sono un cane rabbioso
    e in silenzio e buono non ci stò
    perchè fin quando avrò denti per mordere
    sempre morderò
    Mettetemi le catene
    credetemi schiavo dell'utopia
    ma non la tengo per me
    questa malattia

    Rabbia...rabbia
    non maltrattatemi è solo rabbia
    Rabbia...rabbia
    non rinchiudetemi
    è solo un po' di rabbia

    Rabbia...rabbia
    non maleditemi è solo rabbia
    Rabbia...rabbia
    non condannatemi
    è solo un po' di rabbia
    Rabbia...rabbia
    non rinchiudetemi è solo rabbia
    Rabbia...rabbia
    non uccidetemi
    è solo un po' di rabbia

    E' solo rabbia..
    E' solo rabbia
    E' solo rabbia
    E' solo rabbia

    Testi e musica: Francesco Stabile
    Registrato tra Dicembre 2009 e Giugno 2010, presso lo studio Officina Sonora .

    Hanno suonato:

    FRANCESCO STABILE: Voce, chitarra elettrica e acustica, basso in "Cane Rabbioso" e cori
    ANDREA SICURELLA: Chitarra elettrica e classica, mandolino e clarinetto
    ROBERTO CANNILLO: Fisarmonica e tastiere
    MARCO PICCIRILLO : Basso elettrico
    VITO MICCOLIS: percussioni
    PAOLO RIGOTTO: Batteria
    MARZIA GENTILE: Cori

• ARGENTINA 1977

  
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    Mia madre girerà il mondo
    per parlare di me
    ma questo io
    ancora non lo sò
    perchè i miei occhi proprio adesso
    stan correndo giù
    verso l'oceano
    oceano nero
    per il momento i miei occhi piangono
    perchè le ali
    le mie ali non si aprono
    e cado giù
    ora mi accarezza il vento
    e ruba l'ultimo lamento
    madre non cercarmi perchè
    nessuno deve sapere che
    sequestrano torturano
    violentano uccidono

    Mia madre girerà il mondo
    per parlare di me
    e questo io
    un giorno lo vedrò
    perchè i miei occhi proprio adesso
    stan correndo su
    su verso il cielo
    un cielo nero
    per il momento i miei occhi piangono
    perchè le ali
    le mie ali ora si aprono
    e salgo su
    mentre mi attraversa il vento
    diventa grido quel lamento
    madre non scordarti di me
    il mondo deve sapere che
    sequestrano, torturano
    violentano uccidono

    Desde el hondo del mar
    gritan los desaparecisos
    Desde el hondo del mar
    gritan los desaparecisos
    Desde el hondo del mar
    gritan los desaparecisos
    Desde el hondo del mar
    gritan los desaparecisos

    Testi e musica: Francesco Stabile
    Registrato tra Dicembre 2009 e Giugno 2010, presso lo studio Officina Sonora .
    Hanno suonato:

    FRANCESCO STABILE: Voce, chitarra elettrica e acustica, basso in "Cane Rabbioso" e cori
    ANDREA SICURELLA: Chitarra elettrica e classica, mandolino e clarinetto
    ROBERTO CANNILLO: Fisarmonica e tastiere
    MARCO PICCIRILLO : Basso elettrico
    VITO MICCOLIS: percussioni
    PAOLO RIGOTTO: Batteria
    MARZIA GENTILE: Cori

• CHIARA BALLAVA TRA I FIORI

  
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    Chiara ballava vestita di bianco
    coi piedi nudi tra i fiori di campo
    in una realtà che io non conosco
    due occhi la spiavano dal fitto del bosco
    era un albero che si avvicinò
    le tese i rami e con lei ballò

    E balla balla balla
    balla tra i fiori e non li pestare
    balla balla balla
    balla tra i fiori che fà sognore
    balla balla balla
    balla tra i fiori se vuoi fiorire
    balla balla balla
    e continua a ballare

    Chiara ballava vestita di bianco
    coi piedi nudi tra i fiori di campo
    vicino al muretto a ridosso di un fosso
    due occhi la spiavano
    dietro ad un sasso
    Era una vipera che si avvicinò
    Le tese la coda e con lei ballò

    E balla balla balla
    balla tra i fiori e non li pestare
    balla balla balla
    ballata i fiori che fa sognare
    balla balla balla
    balla tra i fiori se vuoi fiorire
    balla balla balla e continua a ballare
    e balla balla balla
    balla tra i fiori e non li pestare
    balla balla balla
    balla tra i fiori che fa sognare
    balla balla balla
    balla tra i fiori se vuoi fiorire
    balla balla balla e continua a ballare

    Adesso è notte e Chiara riposa
    vestita di bianco con un sogno di sposa
    domani all’alba coperti da un velo
    due occhi la spieranno dall’alto del cielo
    sarà il sole che si avvicinerà
    le tenderà i raggi e con lei ballerà!!

    E balla balla balla
    balla tra i fiori e non li pestare
    balla balla balla
    ballata i fiori che fa sognare
    balla balla balla
    balla tra i fiori se vuoi fiorire
    balla balla balla e continua a ballare
    E balla balla balla
    balla tra i fiori e non li pestare
    balla balla balla
    ballata i fiori che fa sognare
    balla balla balla
    balla tra i fiori se vuoi fiorire
    balla balla balla e continua a ballare

    E balla e balla e balla
    e balla balla balla
    e balla e balla....
    E balla e continua a ballar

    Testi e musica: Francesco Stabile
    Registrato tra Dicembre 2009 e Giugno 2010, presso lo studio Officina Sonora .
    Hanno suonato:

    FRANCESCO STABILE: Voce, chitarra elettrica e acustica, basso in "Cane Rabbioso" e cori
    ANDREA SICURELLA: Chitarra elettrica e classica, mandolino e clarinetto
    ROBERTO CANNILLO: Fisarmonica e tastiere
    MARCO PICCIRILLO : Basso elettrico
    VITO MICCOLIS: percussioni
    PAOLO RIGOTTO: Batteria
    MARZIA GENTILE: Cori

• LA PIOGGIA NEL DESERTO

  
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    C'è il deserto
    nel cuore di chi non vede
    però ha occhi
    ma gli han detto meglio non vedere
    ma io no
    voglio guardare
    dritta in faccia questa realtà
    e lo sò
    può fare male
    ma esser cieco più male mi fà
    C'è il deserto
    nel cuore di chi non sente
    però ha orecchie
    ma sentire non è conveniente
    ma io no
    voglio ascoltare
    e ascoltando imparerò
    e lo sò
    dovrò aspettare
    e allora aspetterò

    Finchè non vedrò
    la pioggia nel deserto vedrò
    e berrò
    sapessi quanta sete che ho
    che ho che ho
    e cadrà
    la pioggia nel deserto cadrà
    e bagnerà voi tutti con rabbia
    togliendovi dal cuore la sabbia
    e bagnerà voi tutti con rabbia
    togliendovi la sabbia

    Ma io no
    io voglio amare
    ed amando mi amerò
    e lo so
    dovrò aspettare
    e allora aspetterò

    Finchè non vedrò
    la pioggia nel deserto vedrò
    e berrò
    sapessi quanta sete che ho
    che ho che ho
    e cadrà
    la pioggia nel deserto cadrà
    e bagnerà voi tutti con rabbia
    togliendovi dal cuore la sabbia
    e bagnerà voi tutti con rabbia
    togliendovi la sabbia

    Testi e musica: Francesco Stabile
    Registrato tra Dicembre 2009 e Giugno 2010, presso lo studio Officina Sonora .
    Hanno suonato:

    FRANCESCO STABILE: Voce, chitarra elettrica e acustica, basso in "Cane Rabbioso" e cori
    ANDREA SICURELLA: Chitarra elettrica e classica, mandolino e clarinetto
    ROBERTO CANNILLO: Fisarmonica e tastiere
    MARCO PICCIRILLO : Basso elettrico
    VITO MICCOLIS: percussioni
    PAOLO RIGOTTO: Batteria
    MARZIA GENTILE: Cori

• IL LAPIDELLO

  
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    Dopo una mattinata alla fresa
    e un pomeriggio uguale arriva sera
    e torno a casa e tu sei là distesa
    che giocherelli con la giarrettiera
    ma dopo otto ore d'officina
    non ho la forza neanche di campare
    e tu mi chiedi almeno una sveltina
    e dici ti prego tu mi devi accontentare

    Zundi quà zundi là
    io la prendo la metto là
    e gli dico scusa guarda
    ma non sò che cosa fare
    Zundi quà zundi là
    e questa non è una novità
    se proprio sul più bello
    io mi metto a pensare

    Alle pinze al martello
    tornio fresa lapidello
    banco morsa saldatrice
    ferro ghisa bollatrice
    cacciavite oh ragioniere
    lima chiodi buongiorno ingeniere
    alla cassaintegrazione
    alle ferie allo sciopero alla pensione

    Mi è giunta una voce all’orecchio
    mi han detto che tu vai in giro dicendo
    che sono floscio manco fossi vecchio
    e che il lavoro mi stà divorando
    e ne è al corrente tutto il vicinato
    che stanca di questa tua frustrazione
    ti sei portata a casa un disoccupato
    sessualmente attivo e senza paranoie

    Zundi qua zundi là
    Lui ti ha preso e ti ha messo là
    e ti ha detto scusa guarda
    ma non so che posso fare
    Zundi qua zundi là
    e questa non è una novità
    se proprio sul più bello
    Lui si mette a pensare

    Alla moto alla macchina nuova
    al lavoro che non si trova
    ai debiti al mutuo della casa
    ai giochi all’infanzia passati a Canosa
    alla noia al lavoro interinale
    ai miscugli di alcool che fanno male
    alla pancia stragonfia di don Gaetano
    agli ori ai migliardi del vaticano

    E dopo quarant’anni finalmente
    son giunto alla santissima pensione
    e libera nel corpo e nella mente
    si è accesa in me di nuovo la passione
    e passo molte ore a gabinetto
    e giro in casa nudo o in mutande
    e poi mi sdraio comodo sul letto
    e aspetto che tu sbrighi le faccende

    Zundi qua zundi là
    lei mi prende mi mette là
    e mi dice scusa Franco
    ma non so che posso fare
    Zundi qua zundi là
    e questa è proprio una novità
    se proprio sul più bello
    lei si mette a pensare

    Alla pizza allo stufato
    all’arrosto che si è bruciato
    al collieral girocollo
    sale ,pepe coscette di pollo
    alla sua amica Anna che và sempre al mare
    alla pelliccia di topo che non le posso comprare
    al tailleur in vetrina alle sue scarpe di tela
    alla tinta alle rughe alla telenovela

    Alle pinze al martello
    tornio fresa lapidello
    banco morsa saldatrice
    ferro ghisa bollatrice
    cacciavite Oh ragioniere
    lima chiodi
    buongiorno ingeniere
    alla cassa integrazione
    alle ferie allo sciopero alla pensione

    Alla moto alla macchina nuova
    al lavoro che non si trova
    ai debiti al mutuo della casa
    ai giochi all’infanzia passati a Canosa
    alla noia al lavoro interinale
    ai miscugli di alcool che fanno male
    alla pancia stragonfia di don Gaetano
    agli ori ai migliardi del vaticano

    Alla pizza allo stufato
    all’arrosto che si è bruciato
    al collier al girocollo
    sale pepe coscette di pollo
    alla sua amica Anna che và sempre al mare
    alla pelliccia di topo che non le posso comprare
    al tailleur in vetrina alle sue scarpe di tela
    alla tinta alle rughe alla telenovela

    Testi e musica: Francesco Stabile
    Registrato tra Dicembre 2009 e Giugno 2010, presso lo studio Officina Sonora .
    Hanno suonato:

    FRANCESCO STABILE: Voce, chitarra elettrica e acustica, basso in "Cane Rabbioso" e cori
    ANDREA SICURELLA: Chitarra elettrica e classica, mandolino e clarinetto
    ROBERTO CANNILLO: Fisarmonica e tastiere
    MARCO PICCIRILLO : Basso elettrico
    VITO MICCOLIS: percussioni
    PAOLO RIGOTTO: Batteria
    MARZIA GENTILE: Cori

FAI COME SI FACEVA UNA VOLTA: SE TI PIACCIONO QUESTE CANZONI, FALLE ASCOLTARE AI TUOI AMICI

 CANE RABBIOSO – 2010

Secondo EP registrato tra dicembre 2009 e giugno 2010 .

Hanno suonato:

FRANCESCO STABILE: voce, chitarra elettrica e acustica, basso in “cane rabbioso”

ANDREA SICURELLA: chitarra elettrica e classica,mandolino,clarinetto

ROBERTO CANNILLO: fisarmonica,tastiere

MARCO PICCIRILLO: basso elettrico

VITO MICCOLIS: percussioni

PAOLO RIGOTTO: batteria

MARZIA GENTILE: cori

CURIOSITA’

• La copertina di questo EP è stata disegnata da Francesco Stabile.
• La canzone “Argentina 1977” è stata scritta dopo aver assistito a un incontro avvenuto a Torino con una delle madri di Plaza de mayo. Il libro da cui trova ispirazione è “il volo” di Horacio Verbitsky.
• Il brano “il lapidello” che chiude questo EP, è da sempre il brano che chiude tutti i live.

Se vuoi acquistare questo EP scrivi a info@francescostabile.it

RECENSIONI

“Le sonorità acustiche lasciano ampio spazio ai giochi di chitarra che racconta, accompagnandosi alla voce, le emozioni di questo EP”

EXTRAMUSIC MAGAZINE

“Idee, inventiva e scrittura facile con tanta voce per cantare al mondo i concetti di cui e per cui si fa megafono”

SALTINARIA

“Sonorità rock e musica popolare si fondono in uno scanzonato cantautorato dalla fisionomia ruvida. Questo è Cane Rabbioso“

ROCKIT

“Un folk gridato con rabbia, ma anche con dolcezza”

ASAP FANZINE